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La lettura giovane

Quanti sono i lettori giovani in Italia? Cosa e come leggono? Quali sono le motivazioni che li spingono all’acquisto di un libro? Chiunque scriva o traduca libri per bambini, prima o poi, si è interrogato sul proprio pubblico. Le risposte a queste e a numerose altre domande si possono ricavare dalle ricerche recentemente svolte dall’Associazione Italiana Editori in collaborazione con il Centro per il Libro e la Lettura e dal rapporto annuale Istat sulla produzione e lettura di libri in Italia. Ho cercato di riassumere i dati salienti (non sempre coerenti tra loro) per offrire un quadro essenziale della situazione.

Secondo la ricerca sulla lettura nell’infanzia presentata da AIE a Più libri Più liberi 2021, in Italia i giovani lettori fino a 14 anni d’età sono 5,9 milioni. Il 72% preferisce libri a stampa (illustrati inclusi), il 10% e-book, il 2% audiolibri fisici, il 3% audiolibri su piattaforme, il 18% utilizza app educative e narrative, il 34% (nella fascia 0-4 anni) libri tattili. I lettori più forti si trovano nella fascia 4-6 anni (93%) e 7-9 anni (84%), per poi scendere progressivamente: tra i 15-17 anni legge solo il 51%.

Leggono un po’ di più le bambine (80% contro il 75% dei bambini). Il 42% dei lettori legge da 1 a 3 libri l’anno, il 30% da 4 a 6 libri, l’8% sono “lettori forti” con 12 libri e oltre. Come detto poc’anzi, si leggono soprattutto libri a stampa o tattili e il 20% dei lettori lo fa anche in lingua straniera.

Il 37% sceglie autonomamente cosa leggere. Tra le motivazioni che spingono alla lettura, nella fascia di lettori più piccoli (7-9 anni) prevalgono l’interesse per l’argomento del libro (69%), il consiglio dell’insegnante (28%) e l’interesse verso un personaggio televisivo o cinematografico (27%). Nella fascia di lettori più grandicelli (10-14 anni) le motivazioni principali sono l’interesse per l’argomento (71%), per un personaggio particolare (35%) e per l’autore (22%). In questa fascia d’età, il passaparola tra amici (31%) è prevalente rispetto al consiglio dell’insegnante. È interessante anche notare come i lettori più piccoli siano maggiormente attratti da youtuber, tiktoker e simili (14%) rispetto alla fascia d’età più alta (9%).

Stando al report L’editoria per ragazzi in pillole, curato da AIE in occasione della Fiera del libro per ragazzi di Bologna 2021, nel 2020 sono stati pubblicati 7.289 titoli per bambini e ragazzi (nel 2012 erano 5.264). La produzione maggiore è nella fascia 3-4 anni (30,9%) e 5-6 anni (25,2%).

L’andamento della vendita e acquisto di diritti di libri per bambini e ragazzi da parte delle case editrici italiane nel 2019 è quantificato, rispettivamente, in 3.256 e 2.402 titoli. Insieme alla narrativa per adulti, i libri per bambini sono il genere più venduto all’estero.
La spesa media annua per bambino nel 2020 è stata di 31,66 euro (nel 2018 era 29,18 euro).

L’ultimo rapporto Istat sulla lettura e la produzione di libri, riferito all’anno 2019, indica che i libri per bambini e ragazzi rappresentano il 16% della tiratura totale. Oltre un libro di narrativa per ragazzi su tre (il 34,1%) è tradotto da una lingua straniera, con una netta prevalenza dell’inglese (17,2%). A titolo di confronto, nell’editoria di “varia” per adulti la quota di traduzioni è ben più ridotta, pari al 17,3% dei titoli pubblicati.

L’ambiente familiare ha un’influenza significativa sulla lettura: tra i giovani sotto i 18 anni legge il 77,4% di chi ha genitori lettori e solo il 35,4% di coloro che hanno genitori non lettori. I più piccoli (6-10 anni) risentono maggiormente della presenza della sola madre lettrice (58,9% legge); invece, dopo i 15 anni legge il 40,6% anche se nessuno dei genitori lo fa.

Per approfondire

La dimensione internazionale dell’editoria italiana a cura di AIE
Lo stato del libro in Italia e in Europa nel secondo anno di pandemia a cura di AIE

La foto del post è di John Morgan, tratta da Flickr (Licenza Creative Commons)